martedì 26 gennaio 2010

La nostra vallata su Google street view

Finalmente, dopo un anno e mezzo (luglio 2008) circa da quando avvistai la Google Car per le vie del Casentino, le immagini panoramiche a 360° della nostra vallata sono state pubblicate !


Sono disponibili i maggiori paesi casentinesi e le strade principali, anche se ancora rimangono diversi “buchi”.

Possiamo quindi fare un salto a Castel San Niccolò, Stia, Pratovecchio, Poppi, Bibbiena, Montemignaio, Castel Focognano, Chitignano, Talla, e la maggior parte delle loro frazioni !



Se siete “fortunati” troverete anche casa vostra, la vostra macchina o forse pure voi stessi.


Suggeritemi le situazioni più divertenti, strane e curiose che trovate, provvederò ad inserirle qui aggiornando il post.


- la Google Car ha avuto la sfiga (conosciuta da molti casentinesi) di iniziare la Consuma dietro la Sita! Chissà che accidenti ! :D Per fortuna dopo un po’, ecco il sorpasso !

Post from Alexit Blog

mercoledì 20 gennaio 2010

Task force per energie rinnovabili: “LE BIOMASSE”

Questo mio scritto, vuol essere teso ad individuare possibili alternative energetiche sfruttabili direttamente qui, nel nostro Casentino.

Bene, mi rendo conto di non essere un esperto in materia; sono consapevole che per esserlo è necessario avere nozioni e titoli tali da chiamarsi almeno : “Dottore, Professore” , o…insomma , avete compreso no... dove voglio arrivare!?

Io invece sono un semplice articolista di Casentino 2000, mi diletto a volte a farmi chiamare “L’operaio scrittore” e in effetti qualcosa, converrete con me che ho compiuto per farmi aggettivare cosi; ma… pretendere di fare l’erudito su tematiche come l’energia e le fonti che possono produrla , è cosa ben diversa.

Per mia cultura personale e un po’ anche per l’hobby che ho (quello dell’articolista) più volte ho espresso le mie opinioni in merito e scritto anche articoli referenti all’argomento: energie sostenibili.

Mi piacerebbe infatti, dato il particolare momento di crisi economica, sociale ed energetica che il nostro paese sta attraversando , iniziare, attraverso una sorta di forum da tenersi qui nel BLOG o in “face book” per esempio( dove in parte se ne è già parlato), a parlare e argomentare queste cose oggi più che mai indispensabili per il nostro vivere e agire quotidiano. Iniziare a farlo anche qui, nella nostra valle e con la auspicabile collaborazione

( una sorta di task force) di esperti in materia , cioè di quelli a cui accennavo in precedenza per capirsi, necessariamente coadiuvati da imprese e amministrazioni pubbliche.

Sarebbe davvero ammirevole e bello che in Casentino le amministrazioni locali , che tra l’altro spero vivamente si uniscano in “una unica e più efficiente amministrazione “, come da qualche tempo si paventa, iniziassero un percorso costruttivo ed intelligente, corroborante per lo sviluppo concreto di queste nuove fonti energetiche. Mettendo via cosi le chiacchiere e riprendersi degnamente la giusta credibilità che gli spetta e che le porrebbe come riferimento anche per le imprese, attraverso una sinergica collaborazione fra burocrazia e tecnologia.

Certo, qualcosa ( almeno sulla carta ) è stato messo in atto ma… non mi pare di intravedere risultati di rilievo. Eppure, proprio Nel nostro territorio, abbiamo a disposizione sia le menti che le tecnologie, che le risorse. Avete capito benissimo cari lettori profani come lo sono anche io che scrivo, le risorse e tutto ciò che serve per poter mettere in essere qualcosa che… se da un lato lo si potrebbe interpretare come un “problema”, dall’altro lo si dovrebbe o meglio lo si deve interpretare come “soluzione del problema”.

Le fonti energetiche eco sostenibili e rinnovabili adatte al nostro Casentino potrebbero essere per esempio : Il fotovoltaico di cui ho già scritto su che cosa è e di come funziona; l’eolico, che potrebbe avere seguito ma… purtroppo necessita di un accurato piano di istallazione relativo all’aspetto del vincolo paesaggistico ( con un po’ di impegno e consapevolezza, forse si potrebbe convenire che tutto sommato è, e resta comunque meno inquinante e dannoso di altre fonti convenzionali) ; i pannelli solari, che tuttavia però sono molto utili per il riscaldamento più che per la produzione di energia propulsiva. In fine, la tipologia che a mio avviso potrebbe essere molto adatta al nostro Casentino, è senza ombra di dubbio quella prodotta dalle Biomasse.

Ecco quindi che a questo punto si capisce dove voglio e dove si dovrebbe arrivare, cioè alla presa in considerazione che forse, sarebbe davvero il caso di cominciare a muoversi e mettere da parte

( almeno per queste cose) la politica, i giochetti di potere ben noti in valle e che usualmente danno origine a delle assurde e ridicole blindature. Iniziare quindi senza se e senza ma, ad usare la testa.

Chi abita, vive e conosce il Casentino da almeno qualche anno, avrà qualche volta prestato attenzione a come sia morfologicamente formato, a quanto verde boscoso ci sia e a quante aree agricole o ex agricole vi siano inutilizzate o dimesse . Avrà fatto caso spero, a quanta legna secca e in decomposizione vi sia nei nelle nostre foreste e il bello è che… questo fenomeno non è riscontrabile necessariamente nelle zone protette come il Parco Nazionale, bensì questo è diffuso anche altrove.

A mio parere insomma sarebbe opportuno che chi ha notato questo, si chiedesse pure se, mantenendone fermamente invariata la bellezza ed il fascino di questa valle , si possa attraverso le nuove tecnologie ed una nuova coscienza ecologica oramai metabolizzata da tutti( di destra e di sinistra) mettere in essere un buon utilizzo di queste terre e di questo suggestivo verde che in essa vi è.

Intendiamoci, non è che con ciò si debba sdoganare tagli indiscriminati di piante, cementificazioni senza senso o deturpazioni varie di paesaggio, casomai il contrario.

Studi accertati e consoni allo scopo permettendo, sarebbe logico pensare che alcune porzioni di terreno meno visibili, stando ovviamente attenti ai vari vincoli da cui potrebbero essere tutelati, vi si potrebbero istallare impianti fotovoltaici comuni per la produzione di energia e atti al fabbisogno di più soggetti. Altre porzioni invece , come per esempio la ex discarica di Bibbiena in loc.le Paline, che il sottoscritto aveva segnalato per una possibile istallazione fotovoltaica, sarebbero sicuramente molto idonee anche e soprattutto alla istallazione di un potente impianto per la produzione energetica a biomassa.

In attesa di possibili collaborazioni di esperti in materia che volessero dare il loro appoggio concreto alla questione per dar vita sul serio a questa iniziativa socialmente ed economicamente importante per la nostra laboriosa valle, mi sono permesso di spulciare attraverso l’utilizzo del web ( di cui io mi avvalgo spesso) alcune nozioni in merito al sistema delle biomasse e di farne quindi anche delle brevi considerazioni rispetto al Casentino.

Le biomasse comprendono vari materiali di origine biologica, scarti delle attività agricole riutilizzati in apposite centrali termiche per produrre energia elettrica. Si tratta generalmente di scarti dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria.

  • legname da ardere
  • residui agricoli e forestali
  • scarti dell'industria agroalimentare
  • reflui degli allevamenti
  • rifiuti urbani
  • specie vegetali coltivate per lo scopo

Trarre energia dalle biomasse consente di eliminare rifiuti prodotti dalle attività umane, produrre energia elettrica e ridurre la dipendenza dalle fonti di natura fossile come il petrolio.I biocombustibili sono un'energia pulita a tutti gli effetti. Liberano nell'ambiente le sole quantità di carbonio che hanno assimilato le piante durante la loro formazione ed una quantità di zolfo e di ossidi di azoto nettamente inferiore a quella rilasciata dai combustibili fossili. In relazione a quanto sopra detto relativamente a porzioni di terreno dimesso ecc le opere di ri/conversione permettono di recuperare terreni altrimenti abbandonati da destinare alla produzione di biomasse e contemporaneamente migliorare la qualità dell'aria che respiriamo. Le piante svolgono infatti un'importante funzione di "polmone verde" del pianeta, riducendo l'inquinamento e l'anidride carbonica contenuta nell'aria. Le coltivazioni dedicate esclusivamente a produrre biomasse da destinare alla produzione elettrica non fanno eccezione a questa naturale caratteristica delle piante. Il fatto che l'energia dalle biomasse si basi soprattutto sugli scarti di produzione delle attività produttive è un'ulteriore vantaggio economico e sociale in quanto il settore riutilizza e smaltisce rifiuti in modo ecologico. La Finlandia rappresenta l'esempio più calzante per descrivere l'importanza delle biomasse e le possibilità di utilizzo. Gran parte degli scarti della lavorazione della carta e del legno dell'industria finlandese sono destinati alle centrali termiche per produrre energia dalle biomasse. Evitando in questo modo di dover stoccare gli scarti in discariche o pagare per il loro incenerimento.Quello che un tempo era un costo da sostenere si è oggi trasformato in un'opportunità da non perdere e da sfruttare per produrre preziosa energia elettrica.Va comunque fatta attenzione al concetto di biomassa, per non confonderlo con quello della termodistruzione dei rifiuti. Le biomasse sono esclusivamente scarti di origine vegetale e non vanno confusi con i rifiuti delle attività umane. Per ridurre l'impatto ambientale è inoltre necessario che le centrali siano di piccole dimensioni ed utilizzino biomasse locali, evitando in questo modo il trasporto da luoghi lontani. Fonti utilizzate: www.ecoage.it

Detto ciò, che ne dite…vale la pena o no provare a capirne e volerne di più. Da quanto si evince da suddette nozioni,queste “benedette” biomasse parrebbero proprio calzare a “fagiolo” per il nostro verde e laborioso Casentino.


Valter Ceccherini

venerdì 15 gennaio 2010

Video sul parco nazionale delle foreste Casentinesi

Come spesso accade su internet si trovano le cose più belle solo per caso. Ed è proprio successo così con il video che vi presento in questo post.
Si tratta di un montaggio di filmati girati all'interno del parco Nazionale delle foreste Casentinesi. Il video riesce a riassumere in 9 minuti le bellezze naturali e animali che si possono scoprire nella nostra splendida terra. Devo dire la verità, alcuni dei posti impressi sul montaggio non sono riuscito a riconoscerli, forse una piccola descrizione o qualche titolo poteva essere inserita o forse non sono un casentinese DOC ;)
Comunque i filmati sono bellissimi, di ottima qualità e originalità nelle angolazioni di ripresa.
Finalmente si sta facendo qualcosa per far apprezzare e far conoscere il Casentino e il suo parco, speriamo non sia un caso isolato.
A questo punto vi consiglio vivamente di gustarvi il video fino alla fine.
Sicuramente chi non è mai stato a passeggiare nelle foreste casentinesi, dopo questo video segnerà una data nella propria agenda per un uscita in questo splendido territorio.
Buona visione!



giovedì 14 gennaio 2010

Benedizione degli animali a Bibbiena

In occasione della ricorrenza della festività di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, la Propositura di Bibbiena, con il patrocinio del Comune di Bibbiena e la partecipazione di “ass. Amici del Gruppo Pasturo”, “ass. Cavalieri delle Foreste Casentinesi” e “Carnevale storico Città di Bibbiena”, organizza la 12° Edizione della Solenne Benedizione degli animali.

L’evento avrà luogo domenica 17 gennaio a Bibbiena con il seguente programma:

  • ore 10,00 – Propositura di Bibbiena – Santa Messa con offerta dei simboli legati alla figura di Sant’Antonio abate (fuoco, Campanella, Bastone a forma di Tau, Porcellino) e del “panino di Sant’Antonio”
    Tale celebrazione, ormai da cinque anni, è l’occasione per presentare ai Bibbienesi la ragazza che vestirà i panni della “Mea 2010”
  • ore 11,00 – Piazza Tarlati – Solenne Benedizione degli Animali impartita dal Molto Reverendo Padre Raffaele Mennitti, con consegna a tutti i presenti del “panino di Sant’Antonio”. Si tratta di una piccola pagnotta senza sale, che servirà da alimento agli animali, per preservarli o guarirli da malattia.
  • martedì 12 gennaio 2010

    6 giugno 2010, Casentino bike

    La 18° edizione della Casentino Bike che si svolgerà il 6 di giugno 2010, e che si è confermata a pieno titolo come gara di Federazione Ciclistica Italiana e come 5° prova del Circuito Coppa Toscana, è una manifestazione entrata a fare parte del Circuito Nazionale Prestigio, una challenge che vuole premiare quanti, biker e squadre, svolgono un'importante attività sportiva senza particolari scopi agonistici. Il suddetto circuito viene organizzato anche grazie alla rivista MTB Magazine, che dedica ampi spazi alla sua presentazione per tutta la stagione ciclistica, con particolare attenzione al calendario delle gare.

    Novità importante per la Casentino Bike 2010, oltre al percorso che è stato variato in parte e che è stato portato a 52 chilometri totali con un dislivello superiore a 1500 mt, è la nuova logistica dell' organizzazione della gara, spostata dallo stadio Comunale di Bibbiena al Centro Commerciale 'Il Casentino', dove saranno allestiti gli stand, si procederà alle iscrizioni, alla distribuzione dei pacchi gara, alle premiazioni e dove si terrà il 'Pasta Party' conclusivo.
    Per la giornata di sabato 5 giugno sarà confermata la prova per bambini da 6 a 13 anni, ed in prossimità degli stand saranno montati gonfiabili ed una pista per le 'mini' moto. Per la sera del sabato, sempre in loco, è prevista una cena con intrattenimento musicale.

    mercoledì 6 gennaio 2010

    Casentino e giovani... qualcosa si muove

    Per prima cosa mi presento, Mi chiamo Dario Vezzosi, ho 25 anni e vivo come voi in Casentino.
    Non preoccupatevi, Marco non è andato in pensione, mi ha solo gentilmente offerto l'opportunità di scrivere qualcosa sulla mia valle quando ne ho voglia.
    Oggi per l'appunto mi è presa e quindi eccomi qua!

    Potrei cominciare col dire che in Casentino si vive bene e tranquilli, ma questa è una cosa fin troppo scontata quindi, comincio dicendo che il Casentino non è per niente un posto per giovani. O almeno non ancora!

    Tutti i ragazzi degli '80 come me lo vedono ogni giorno. Le alternative per noi non sono molte se non quelle di spostarsi verso le città più vicine (Arezzo e Firenze) per fare pressoché qualsiasi cosa. I cinema comunali ormai sono semi-deserti e molti preferiscono spostarsi all'Europlex. Per non parlare delle discoteche - sempre che cosi si possa chiamarle - "che si fanno la guerra tra di loro" e non riescono veramente a uscire da un tunnel di decadenza in atto ormai da tempo immemore. Ci si riduce ogni santo sabato che Dio mette in terra a fare le solite tre cose, un po' come se fosse un obbligo e non un occasione di svago. C'è carenza di iniziative e di novità per le nostre generazioni. Sono molto più giovani gli anziani che quasi ogni sera, al centro ricreativo del mio paese ballano il liscio e si divertono come bambini. E qui ho detto tutto.

    Ma non voglio parlare del "lato oscuro della valle" oggi.
    Scrivo queste poche righe per elogiare invece l'operato degli ultimi tempi del Comune di Bibbiena e del suo nuovo sindaco che ha intrapreso (già prima della sua elezione) una strada sicuramente positiva e coraggiosa con varie iniziative tanto semplici quanto efficaci volte a creare una valle più viva e dinamica.
    Certo ancora c'è molto da fare, ma la strada è quella giusta e mi piacerebbe che magari gli altri comuni, ma anche tutte le persone che vogliono cambiare in meglio la nostra bella valle seguissero questa onda positiva e dedicassero una piccola parte del loro tempo a questo.

    Questo mio elogio scaturisce proprio da una esperienza personale. Un pomeriggio di pochi giorni fa, sono passato da Soci dove hanno allestito la pista di pattinaggio e ho visto il sindaco molto impegnato a pulirla raschiandola con un attrezzo.
    La prima cosa che ho pensato è stata... vorrei anche io un sindaco così. Un uomo che si da da fare e si impegna in prima persona per la comunità. Poi mi sono deciso a tornarci.

    L'indomani con grande meraviglia ho trovato un fiume di persone, principalmente costituito da ragazzi e bambini, che affollava la zona tra la pista e la piazza centrale di Soci, negozi pieni di gente e altri ragazzi che vendevano cioccolata e panini come offerta per associazioni di volontariato, e poi la fontana con le trote dentro! La fontana di soci che è sempre stata snobbata e criticata dagli abitanti è improvvisamente diventata il fulcro del divertimento.

    Sinceramente una atmosfera del genere non si trova tutti i giorni dalle nostre parti. Sfido chiunque a negarlo. E' molto più facile invece trovare strade e piazze vuote, i luoghi che invece dovrebbero essere il principale punto di incontro di ogni paese!

    Se la nostra valle vuole continuare a vivere e magari a rinascere c'è assoluto bisogno che le amministrazioni siano più attive verso le iniziative giovanili e che le persone si diano da fare - TUTTE - per salvare i nostri centri urbani, in primis i negozi e le piccole attività commerciali mai come oggi messi in difficoltà e schiacciati dai vari outlet e centri commerciali che portano soltanto via ricchezza dalla nostra valle.

    E che nessuno venga a dire che la pasta o il pane costano troppo alla bottega o dal fornaio. E' una bestemmia! Quanto costa un Kg di pasta? E' da ipocriti voler risparmiare su queste cose e poi magari non badare a spese per cellulari, vestiti firmati e auto potenti. Senza contare che il risparmio ottenibile andando a comprarli al supermercato in valore assoluto è estremamente basso in un bilancio familiare. Poi purtroppo ci sono anche le persone che veramente non possono permettersi di sprecare neanche un centesimo, ma quello è un altro problema che per fortuna non è "la normalità" almeno qui da noi - PER ADESSO!.

    Chiudo ribadendo che c'è davvero un bisogno smisurato di mantenere in vita i nostri centri urbani e di incentivarli sia economicamente sia come vitalità, portando sempre più iniziative e innovazioni per le generazioni di giovani di oggi e quelle che verranno. Ci è stata data la prova che è possibile farlo, basta solo impegno e appoggio dagli enti locali e magicamente una vasca di trote si può trasformare in un' occasione per tutti.

    Buona epifania...

    domenica 3 gennaio 2010

    Michelangelo nasce in Casentino

    Nel 2006 Polistampa di Firenze pubblica il libro "Michelangelo nasce in Casentino" in cui è descritta tutta la storia delle lunghe contese tra Chiusi e Caprese per aggiudicarsi i natali del Gigante dell'Umanità.

    Michelangelo nasce fiorentino ai piedi della Verna per un incidente di viaggio.

    Il suddetto libro, con il Patrocinio della comunità Montana del Casentino è già stato presentato nel castello di Poppi da Paola Benigni e Alberto Fatucchi.

    Lodovico Buonarroti, padre di Michelangelo e Podestà fiorentino di Chiusi e Caprese risiede a Chiusi quando nasce il figlio Michelangelo. L' antichissima viabilità da Firenze a Caprese, descritta nel libro, è ancora percorribile e potrebbe essere sfruttata a fini turistici, ma i troppi campanili hanno altro da fare. Le due splendide località di Caprese (Valle del Tevere ) e Chiusi (Valle dell'Arno) dovrebbero fare sistema per sbaragliare molte concorrenti. Prima, però, deve essere superato lo scoglio dell' affrettata attribuzione del luogo di nascita di Michelangelo. Bisogna prima di tutto ripristinare la verità storica con una tavola rotonda che riprenda i fili del discorso interrotto d'autorità nel 1875.Un tale fatto avrebbe un clamore planetario. Il sindaco fiorentino Peruzzi aveva auspicato di "lasciare agli eruditi il disputare delle tradizioni e dei documenti onde trassero alimento le gare nobili e feconde [...]". Poi l'arroganza e successivamente un immotivato Regio Decreto emanato nel 1913 impediscono la ripresa "delle gare nobili e feconde degli eruditi".

    Per conoscere tutta la storia bisogna leggere il libro che si trova nelle biblioteche pubbliche, nelle migliori librerie, nei centri visita del Parco delle Foreste Casentinesi. La verità deve trionfare per far decollare un vero turismo culturale nelle due affascinanti vallate.

    Andrea Manetti.