mercoledì 1 settembre 2010

Francesco Corazzini e il Casentino.

E' passato un anno dall'arrogante trattamento che una nota testata giornalistica nazionale ha riservato all'ex direttore di Avvenire. La torbida storia di Killeraggio ha come prova un dossier falso.Il suddetto trattamento mi ha fatto ricordare un precedente illustre, sconosciuto ai più, che ha avuto come vittima il Prof. Francesco Corazzini di Bulciano. Di quale colpa grave si è macchiato costui? Il patriota, insegnante, archeologo e scrittore Valtiberino stampò nel 1874 "Appunti storici e filosofici su la Valle Tiberina superiore" ed. Beccamorti, con ricerche accurate anche negli archivi della Valtiberina. L'opera viene dedicata ad un noto senatore del tempo, pure lui valtiberino. Tanta generosità non viene ripagata, anzi, l'opera viene inspiegabilmente fatta distruggere da colui che ne avrebbe dovuto favorire la pubblicazione. Questa manovra "alla prussiana" mi ha fatto venire in mente il moderno "trattamento" riservato al direttore di Avvenire. La grave colpa del Corazzini, socio tra l'altro di varie accademie nazionali e internazionali, è stata quella di non aver incluso Michelangelo Buonarroti tra i personaggi illustri nati nella Valtiberina. Anche in questo caso l'onestà e la verità non hanno pagato. Sicuramente il prof. Francesco Corazzini di Bulciano ha vinto, ogni mattina della sua vita, la vera battaglia che le persone serie e oneste ingaggiano davanti allo specchio di casa.

Andrea Manetti.


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