martedì 13 ottobre 2009

Alla scoperta dei luoghi sacri Etruschi del Casentino

E’ stato presentato il convegno che si terrà sabato 17 ottobre a Soci . L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione V del Consiglio regionale nell’ambito del progetto che ha lo scopo di valorizzare il territorio attraverso i percorsi dell’archeologica

Capire il senso del sacro degli Etruschi, conoscere e far conoscere i loro luoghi sacri presenti in Casentino. È questo, come ha sottolineato il presidente della commissione Cultura del Consiglio regionale, Enzo Brogi, l’obiettivo di “Hinthial. Il sacro in terra d’Etruria”, il convegno che si terrà sabato 17 ottobre presso il Centro Convegnistico Villa “La Mausolea” di Soci, nel comune di Bibbiena (Ar). Il convegno, presentato in Consiglio regionale, è stato organizzato organizzato dalla commissione cultura del Consiglio regionale con la collaborazione di Casentino Sviluppo e Turismo, Archeologia Viva, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e dell’Umbria, i Musei di Cetona, Chianciano, Sarteano, Castiglion Fiorentino, Cortona, la Provincia di Arezzo, le APT di Arezzo e Chianciano Terme. A margine del convegno, inoltre, è in programma una cena etrusca (alla quale si potrà partecipare su prenotazione e a pagamento), mentre domenica 18 ottobre alle ore 9 è in programma la visita al Lago degli Idoli a Pieve a Socana nel comune di Castelfocognano, che rappresenta il luogo sacro per eccellenza degli Etruschi in Toscana. Anche in questo caso è necessario prenotarsi contattando la segreteria dell’organizzazione.
Hinthial, ha aggiunto Brogi, “è l’ultima tappa di un percorso di riscoperta del mondo etrusco e, in particolare, di alcune particolarità di questa civiltà che ha segnato la gran parte del nostro territorio regionale”. L’iniziativa di sabato prossimo, infatti, arriva dopo quelle realizzate a partire dal 2007: Larthia: la vita di una donna al tempo degli Etruschi (settembe 2007), Gli Etruschi e l’Agricoltura (settembre 2008), Il mare degli Etruschi (settembre 2009) La scelta del Casentino non è stata casuale, perché si tratta di una zona “che non solo ha visto la presenza di luoghi sacri di epoca etrusca, ma è rimasta punto fondamentale per la civiltà cristiana in epoca medievale e anche ai giorni nostri nostri”.

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